Il giardino d'ingresso del Museo di Storia Naturale di Venezia ospita fino al 28 settembre 2025 Megaflora, una straordinaria scultura dell'artista Alice Channer che rappresenta uno stelo di rovo e raggiunge un'altezza di oltre tre metri. L'opera, realizzata tramite colata di alluminio in sabbia a partire da una scansione 3D allungata verticalmente, offre ai visitatori un'esperienza unica nel segno dell'arte contemporanea.
Un'opera dal percorso internazionale
Megaflora, creata nel 2021, vanta un prestigioso curriculum espositivo. Dopo essere stata tra i pezzi forti della Summer Exhibition 2022 alla Royal Academy of Arts di Londra, l'opera è arrivata a Venezia per essere esposta per la prima volta in un ambiente esterno. Questa collocazione nel giardino del museo mette in luce la monumentale forza evocativa e l'affascinante ambiguità insite nell'opera di Alice Channer, sempre al confine tra reale e artificiale, tra natura e sua ricostruzione con materiali industriali, tecnologici o metalli preziosi.
Il dialogo con le collezioni naturalistiche
In questo ambiente suggestivo, il lavoro di Channer si rivolge direttamente alle ricche, varie e fragili collezioni zoologiche, paleontologiche e botaniche del Museo di Storia Naturale di Venezia. La scultura crea un dialogo affascinante con l'allestimento museale, che permette di scoprire i segreti della natura e degli esseri viventi, amplificando la riflessione sui confini tra naturale e artificiale che caratterizza l'opera dell'artista.
La scelta di collocare Megaflora nel giardino d'ingresso non è casuale: l'opera accoglie i visitatori con la sua imponente presenza, preparandoli a un percorso di scoperta che dalla natura artificialmente riprodotta li condurrà alle meraviglie autentiche conservate all'interno del museo.
La tecnica innovativa
La realizzazione di Megaflora testimonia l'approccio innovativo di Alice Channer nell'utilizzo delle tecnologie contemporanee al servizio dell'arte. L'opera nasce da una scansione 3D di un vero stelo di rovo, successivamente allungata verticalmente fino a raggiungere le dimensioni monumentali volute dall'artista. Questa tecnica permette di mantenere tutti i dettagli naturali dell'elemento vegetale originario, trasformandoli però in una presenza metallica che sfida la percezione tradizionale della natura.
La colata di alluminio in sabbia conferisce all'opera una superficie particolare, che mantiene la memoria del processo produttivo e al contempo esalta la bellezza delle forme naturali attraverso la trasformazione industriale.
Una pubblicazione dedicata
L'installazione è accompagnata da una nuovissima pubblicazione che approfondisce i temi e i significati dell'opera. Il volume è stato realizzato con contributi di prestigiosi autori: Luca Mizzan, Direttore del Museo di Storia Naturale, Harry Woodlock curatore dell'esposizione, Jacopo Galimberti storico dell'arte e docente all'Università IUAV di Venezia, e Louisa Buck scrittrice d'arte e conduttrice.
Questa pubblicazione rappresenta un importante strumento per comprendere appieno il lavoro di Alice Channer e il suo rapporto con il contesto veneziano, offrendo diverse prospettive critiche e approfondimenti sui temi che l'artista esplora attraverso la sua ricerca.
La presentazione del 24 giugno
La giornata di presentazione del 24 giugno vedrà la partecipazione degli autori del catalogo e sarà introdotta da Chiara Squarcina, Direttrice Scientifica Fondazione Musei Civici di Venezia. L'evento include anche l'intervento di Elisabetta Barisoni, Dirigente Area Musei/Ca' Pesaro – Galleria Internazionale d'Arte, confermando l'importanza dell'iniziativa nel panorama culturale veneziano.
L'incontro rappresenta un'occasione preziosa per approfondire i contenuti dell'esposizione e per comprendere meglio il lavoro dell'artista britannica attraverso le voci di esperti e curatori che hanno seguito il progetto.
Le collaborazioni internazionali
Il progetto si avvale del supporto del British Council e della collaborazione con Konrad Fischer Galerie, testimoniando la dimensione internazionale dell'iniziativa e l'importanza del dialogo culturale tra istituzioni di diversi paesi. Queste partnership confermano il valore dell'opera di Alice Channer nel panorama artistico contemporaneo e l'interesse per la sua ricerca sui confini tra naturale e artificiale.
Alice Channer: tra natura e tecnologia
L'opera di Alice Channer si caratterizza per una costante indagine sui rapporti tra natura e tecnologia, tra organico e artificiale. I suoi lavori esplorano come la tecnologia contemporanea possa reinterpretare e trasformare elementi naturali, creando nuove forme di bellezza che mantengono la memoria dell'origine naturale pur manifestandosi attraverso materiali e processi industriali.
Megaflora rappresenta perfettamente questa ricerca: lo stelo di rovo, elemento vegetale tipico della natura selvatica, viene trasformato in una presenza monumentale metallica che mantiene intatta la sua forza evocativa originaria, amplificandola attraverso il cambiamento di scala e materiale.
Un'esperienza unica a Venezia
L'esposizione di Megaflora nel giardino del Museo di Storia Naturale di Venezia offre ai visitatori un'esperienza artistica unica, dove la contemplazione dell'opera si integra perfettamente con la visita alle collezioni museali. La scultura diventa così un ponte ideale tra l'arte contemporanea e la scienza naturale, invitando a riflettere sui confini sempre più labili tra naturale e artificiale nel mondo contemporaneo.
Informazioni pratiche
Dove: Giardino d'ingresso del Museo di Storia Naturale di Venezia
Quando: Fino al 28 settembre 2025
Presentazione: 24 giugno con ingresso su prenotazione fino ad esaurimento posti disponibili
Curatela: Harry Woodlock
Con il supporto di: British Council
In collaborazione con: Konrad Fischer Galerie
L'iniziativa rappresenta un importante momento di incontro tra arte contemporanea e patrimonio naturalistico, confermando Venezia come luogo privilegiato per il dialogo tra diverse forme di cultura e conoscenza.